
Come sono arrivata a Jerez de la Frontera
“Un biglietto di sola andata, senza saperlo”
Nel 2020 ero venuta a Jerez per il Festival del Flamenco. Un viaggio breve, giusto una pausa. Poi è successo quello che sappiamo: le frontiere chiuse, la vita sospesa, e io bloccata qui per mesi.
Eppure… è proprio in quel tempo strano che ho iniziato a guardare la città davvero. A conoscerla.
E a poco a poco, è diventata casa
Da una multinazionale a una vita nuova
Per tanti anni ho lavorato in una grande azienda farmaceutica. Un lavoro stabile, serio, con responsabilità.
Ma a un certo punto ho capito che volevo un cambiamento. Un lavoro che mi rispecchiasse.
Così ho lasciato tutto, ho studiato turismo e web marketing, e ho costruito un progetto nuovo: aiutare altri viaggiatori a scoprire la parte più vera di Jerez e dell’Andalusia, quella che io ho imparato ad amare vivendo qui

Cosa faccio oggi a Jerez de La Frontera
Collaboro con agenzie italiane per la parte tecnica (volo, assicurazione, burocrazia), ma tutto il resto… lo curo io.
Il tuo viaggio, come lo immaginavi a Jerez e in Andalusia (o forse meglio)
Ogni persona che arriva qui ha un sogno in valigia: qualcuno cerca silenzio, qualcun altro vuole ballare il flamenco fino a tardi, altri ancora hanno bisogno solo di rallentare.
Io ascolto, e poi costruisco. Niente pacchetti, solo esperienze pensate per te.
In pratica, ti accompagno a scoprire la mia Jerez, ma con il tuo sguardo.
Il viaggio, per me, è un’altra cosa
Non è solo scegliere una destinazione.
Non è solo spuntare una lista di cose da vedere.
Per me, il viaggio è lasciarsi cambiare un po’, anche solo per pochi giorni.
È rallentare, guardarsi intorno senza fretta, ascoltare le storie che un luogo racconta quando lo vivi davvero.
Jerez me l’ha insegnato.
Qui ho imparato che c’è una bellezza che non si mostra a tutti, ma solo a chi ha voglia di andare oltre la superficie:
i vicoli dove si sente il flamenco prima di vederlo, le cantine dove il tempo ha il sapore del legno e dell’uva, le persone che ti salutano per strada anche se non ti conoscono.
E allora io faccio questo:
ti aiuto a vedere la città come l’ho vista io la prima volta che mi sono sentita a casa.
Un viaggio fatto di relazioni, non di attrazioni.
Di momenti veri, non solo foto belle.
Un viaggio che ti assomigli, che lasci il segno — come Jerez l’ha lasciato in me.

Un po’ di formazione (senza esagerare)
Non amo sbandierare titoli, ma so che conta anche questo.
Ho scelto di formarmi sul campo e in aula, per offrire un’esperienza autentica e ben preparata.
Perché quando ci si affida a qualcuno per un viaggio, la competenza fa la differenza.
Vivo qui. E lavoro con chi vive qui.
Non promuovo un luogo da lontano: Jerez è casa.
Cammino, parlo, ascolto e collaboro ogni giorno con chi rende questa terra speciale.
E questo fa la differenza, quando si progetta un viaggio.
Qui le emozioni non si programmano: ti sorprendono quando meno te lo aspetti. E io ti ci porto per mano.

Il tuo viaggio, come lo immaginavi a Jerez e in Andalusia (o forse meglio)
Ogni persona che arriva qui ha un sogno in valigia: qualcuno cerca silenzio, qualcun altro vuole ballare il flamenco fino a tardi, altri ancora hanno bisogno solo di rallentare.
Io ascolto, e poi costruisco. Niente pacchetti, solo esperienze pensate per te.
In pratica, ti accompagno a scoprire la mia Jerez, ma con il tuo sguardo.
Il viaggio, per me, è un’altra cosa
Non è solo scegliere una destinazione.
Non è solo spuntare una lista di cose da vedere.
Per me, il viaggio è lasciarsi cambiare un po’, anche solo per pochi giorni.
È rallentare, guardarsi intorno senza fretta, ascoltare le storie che un luogo racconta quando lo vivi davvero.
Jerez me l’ha insegnato.
Qui ho imparato che c’è una bellezza che non si mostra a tutti, ma solo a chi ha voglia di andare oltre la superficie:
i vicoli dove si sente il flamenco prima di vederlo, le cantine dove il tempo ha il sapore del legno e dell’uva, le persone che ti salutano per strada anche se non ti conoscono.
E allora io faccio questo:
ti aiuto a vedere la città come l’ho vista io la prima volta che mi sono sentita a casa.
Un viaggio fatto di relazioni, non di attrazioni.
Di momenti veri, non solo foto belle.
Un viaggio che ti assomigli, che lasci il segno — come Jerez l’ha lasciato in me.
I miei valori
Nel tempo ho capito che ciò che rende il mio lavoro davvero mio sono i valori che mi guidano ogni giorno.
Non sono messi in cornice, ma vissuti nel modo in cui ascolto, accompagno e organizzo.
Eccoli, raccontati come li sento:
Ti va di scoprire Jerez de la Frontera con me?
Se hai letto fin qui, forse un po’ di Jerez ha già cominciato a chiamarti.
Scrivimi. Raccontami chi sei, cosa cerchi, che tipo di viaggio immagini.
Non ti risponderà un chatbot. Ci sarò io, Simonetta.
Con la stessa cura che metto in ogni cosa che faccio.
Oppure dai un’occhiata alla pagina Contatti se preferisci altre modalità.

